Tutti gli articoli di nicola

Wislawa Szymborska

Da “Attimo” di Wislawa Szymborska, a cura di Pietro Marchesani, Libri Scheiwiller Milano 2007:

Il ballo

Finché non si sa ancora nulla di certo,
non essendo arrivati segnali,

finché la Terra continua a essere diversa
dai pianeti più vicini e più lontani,

finché non c’è neanche l’ombra
di altre erbe onorate dal vento,
di altri alberi incoronati,
di altri animali dimostrati come i nostri,

finché non c’è eco, tranne quella del posto,
capace di parlare con le sillabe,

finché non si hanno nuove
di mozart migliori o peggiori,
di edison o platoni in qualche luogo,

finché i nostri crimini
possono rivaleggiare soltanto fra loro,

finché la nostra bontà
non è ancora simile per adesso a nessun’altra,
eccezionale perfino nell’imperfezione,

finché le nostre teste piene di illusioni
passano per le uniche teste piene di illusioni,

finché solo dalle nostre volte palatine
si levano grida agli alti cieli –

sentiamoci ospiti speciali e distinti
nella balera del posto,
balliamo al ritmo dell’orchestrina locale
e ci sembri pure
che sia il ballo dei balli.

Non so gli altri –
per essere felice o infelice
a me basta e avanza questo:

una dimessa provincia
dove anche le stelle sonnecchiano
e ammiccano nella sua direzione
non significativamente.

Ettore Sottsass

Da “Foto dal finestrino” di Ettore Sottsass, vol. 38 di Biblioteca minima, Adelphi 2010:

Ci sono state e ci sono culture per le quali l’attività che oggi chiamiamo “arte” non produceva e non produce necessariamente gallerie, negozi, aste pubbliche; cioè mercato generale. Sono esistite ed esistono ancora culture, anche molto sofisticate, nelle quali scolpire sculture o dipingere storie non aveva e non ha come tappa finale il mercato, culture nelle quali una scultura o una pittura non finisce per diventare un “prodotto” ma si accontenta di segnalare storie segrete o memorie o visioni misteriose o anche pensieri speciali che non sarebbero mai apparsi in nessun momento, in nessun luogo del pianeta; se è vero che l’arte è stata inventata per accompagnare la gente nelle illusioni della vita.

Khuri, deserto del Tar