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LA ZINGANA

CHE COS’E’ LA ZINGANA?
 
La ZINGANA, detta anche ZINGARA o ZINGANETTA, è una farsa teatrale rituale e itinerante nella quale si ritrovano anche forme e personaggi propri della Commedia dell’Arte. Tramandata oralmente in Val di Sieve e Valdarno Superiore è stata rappresentata fino agli anni Sessanta nelle nostre campagne da gruppi di mezzadri a San Piero a Strada, Masseto, Le Sieci, Doccia, Santa Brigida, Altomena, Torri, Sarnese e Bombone. Legata alla fine del Carnevale è in genere caratterizzata da un matrimonio propiziatorio della fine dell’Inverno. Il testo di riferimento è un componimento in rima e metro ZINGARESCO: strofe concatenate di tre settenari, i due centrali a rima baciata, più un versetto finale, quaternario o quinario, che rima col primo verso della strofa successiva. Tutti i personaggi declamano il testo mentre la zingara, detta Mora, lo intona portandolo nel canto. Le origini di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi sebbene sappiamo che ebbe notevole diffusione quasi in coincidenza con l’emanazione dei bandi anti-zingari seguiti all’arrivo delle prime carovane di “cingani” in Italia (attestate dalle fonti scritte nel 1422). Questo particolare genere e rito teatrale, nato forse in Toscana verso la fine del Quattrocento, andò con tutta probabilità a sovrapporsi ad altre forme pre-esistenti e fino al Settecento fu molto amato in gran parte dell’Italia dell’epoca. Attualmente sopravvive nella memoria o nella pratica esclusivamente in Lucchesia e nell’area tra la Val di Sieve e il Valdarno di Sopra, dove presenta molti tratti in comune con la Befanata, altra forma rituale di questua che alla vigilia dell’Epifania apre il Carnevale.
 
LA ZINGANA DI ‘ FAGIOLI:
Il testo messo in scena in questa replica deriva dal gruppo di S. Piero a Strada (nel Comune di Pontassieve), uno degli ultimi attivi in zona fino agli Anni ’60 del secolo scorso, ma lo stesso fu adottato da altri gruppi di località limitrofe: Masseto, Santa Brigida, Galiga. La tradizione non è mai “scesa” dalle colline nei paesi di fondovalle, anzi si racconta di folle a piedi che salivano sino ai luoghi delle rappresentazioni, più spesso nelle aie o nelle radure all’aperto e talvolta nelle cucine più grandi delle case a podere o in stanzoni messi a disposizione dalle varie fattorie.
Il gruppo della Leggera ha ripreso la tradizione nel 2014 e da allora ogni anno in un luogo diverso porta la ZINGANA DI’ FAGIOLI, tratta dall’originale “Zingana” composta dal poeta fiorentino Giovan Battista Fagiuoli, che la pubblicò nel 1736 a conclusione dell’ultimo volume della sua raccolta di Commedie.
 
Il video integrale con la replica della Domenica grassa 19 febbraio 2023 a Pontassieve (FI):